Adriano Crocenzi nasce al Serrone di San Severino ed orgogliosamente si vanta di appartenere al gruppo tribale dei “Paradisu”.
Socio Mo.Re.Ve della prima ora, è un cultore appassionato e competente del nostro dialetto in generale, ma per quanto riguarda il vernacolo in uso a Sant’Elena e a Stigliano può considerarsi un vero filologo.
In gioventù preferì l’arte ai libri scolastici e dovette adattarsi alle più svariate occupazioni per sbarcare il lunario.
Nel 1997 impressionò su sughero sardo la denominazione che Agostino Ciambotti volle dare alla sua casa di campagna; con tratto sicuro, usando un pennello intinto nel colore celeste scrisse: “L’incredibile Magico”, come il futuro presidente dell’associazione Mo.Re.Ve. dettò per dedicare alla figlia Camilla.
Pittura, scultura, ceramica arcaica serronara ed arte orafa sono i campi in cui si sa esprimere Adriano Crocenzi.
A noi è particolarmente caro perché in un certo senso va controcorrente. In gioventù seppe meritare l’appellativo di “Fritz”.
Con le caratteristiche elencate sembra pleonastico aggiungere che a lui sempre arrise il favore femminile.
|