Intanto che forti
rumori di stadio
tenevano assorti
davanti alla radio
il babbo e l'amico
compagno di viaggio,
legati d'antico
solerte coraggio,
vicino vicino
al lago gelato
correva il bambino
sul lucido prato.
Col piccolo braccio
pijàva a sassate
la crosta di ghiaccio
dell'anse nnordàte
e, precipitose,
lasciavano roche
le sponde melmose
un paru de lòche.
- Madonna se casca,
magari je sbìscia,
se pista 'na frasca,
'na foja più lìscia -
sospesi i lavori,
pusàti li guanti,
tra molti sudori
pensavan gli astanti;
invece, serena,
nemmeno 'na gamma,
fumando di schiena,
spostava la mamma.
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Commento La poesia fu composta negli ultimi anni del secolo passato e pubblicata nella raccolta “Storia della filosofia cesolana in versi”. Se essa compare ora quale “nòa” del mese di agosto 2008 è per rassicurare gli amici che il bimbo in questione, Antonio Morina, nonostante l’insipienza della mamma, Paola Prosperi (Paola Tiri), è riuscito a sopravvivere ed a crescere in salute.
"Nòa" del mese di agosto 2008
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