Primavera |
Dalla fiorita, centrale terrazza
sull'antichissima, storica piazza
il colonnato risorgimentale
e i merli della torre medievale
la vista precludevan del vicino
dolce e vitato paesaggio jesino.
Entravano dalle finestre aperte:
profumi di lenzuola al vento offerte,
di reduci massaie dal mercato
rumor di passi sull'acciottolato,
di rondini l'ininterrotto grido
dal nido al cielo e poi dal cielo al nido,
dal bar appartenuto alla famiglia
dei giocator la forte meraviglia.
Cristina triste, rassegnata e stanca
guardava i contadini andare in banca.
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Metrica Otto distici a rima baciata.
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Commento Se Nannina è positiva interprete dell'atteggiamento progressista, Cristina rappresenta il fascino della dimensione reazionaria.
Precluso alle figure femminili è, in ogni caso, l'ambito speculativo. (R. Cacciatori)
La nòa del mese di maggio 2008 è a mio parere fra le poesie più belle di Rossano Cacciatori. La descrizione della visuale, degli odori percepiti e dei rumori che arrivano alla casa di Cristina ci trasportano fisicamente in quella casa di Montecarotto (An) dove l'autore abitò bambino. Il finale è paradigmatico di un'epoca; Cristina infatti, guardando dalla sua terrazza i contadini sembra voler dire:- Guarda tu dó simo riàti, i contadì che va a portà i sòrdi llì 'a vanca... ròbba da matti!-
La casa in questione è quella di color rosa fotografata e inviataci da Matteo Carbini di Montecarotto e presente al link "fotografie" datata 10/04/2008. (A. Ciambotti)
"Nòa" del mese di maggio 2008
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