Donna in carriera |
Grave pel cor sarìa piumma de loca
sì forte da sopir d’amore canto
genio che dint’a mmé sovente alloca
lacci non vuol, ma lode, onore e vanto.
Chi al verso parla tal che ‘l Moro a carte
per Lorisetto ammó scioglie sua arte,
si libra in vol e canta amor pudico
dolce ma pur violento qual l’antico.
Via che s’affina ingegno e ‘l corpo impingua
vecoti ognor vieppiù proterva e fiera,
gaiezza serbi ancor, sciolta la lingua
sicché vai a divenir donna in carriera.
Vorrei fossi per me futura speme
di mia vecchiezza ch’alle porte preme
e prego acciò che tu sia proprio quella
che mia espression torrà dalla padella.
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Ino 95 |
Metrica Quattro quartine di endecasillabi. La prima e la terza a rima alternata. La seconda e la quarta a rima baciata.
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Commento Come altrove ( La pissi ) Lorisetto è l’epiteto attribuito alla consorte Lorena.
Opera semplicemente poderosa, questa. Padroneggia l’endecasillabo un Ciambotti sinfonico. Libero da ogni retaggio, nella seconda quartina, l’autore instaura una scherzosa similitudine tra sé e il Moro; si tratta di Alduino Pelagalli, uomo politico settempedano che deve le proprie fortune elettorali al matrimonio con Caterina, l’amata sorella del poeta.
(R. Cacciatori)
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